Anticamente, ottenere il diritto di organizzare una fiera era uno dei privilegi più ambiti dai comuni, poiché rappresentava un grande impulso per l’economia e lo sviluppo del territorio. A Llucmajor non si celebrarono fino a tre anni dopo la concessione, a causa delle controversie con altri comuni di Maiorca che le consideravano una concorrenza.
Nel 1543, l’imperatore Carlo V concesse a Llucmajor il privilegio reale di organizzare fiere dal 29 settembre (San Michele) fino alla domenica precedente al 18 ottobre (San Luca), oltre a un mercato settimanale il mercoledì e il venerdì.
Le fiere iniziano il giorno di San Michele con il discorso di apertura e, nei giorni successivi, si tengono esposizioni, concorsi e vari eventi. La giornata più importante è quella dell’ultima fiera, la domenica prima di San Luca.
Anticamente, gli innamorati regalavano alle loro amate la fermança (un gioiello o un oggetto prezioso acquistato alla fiera). Non farlo significava non volerle bene; e se la donna non l’accettava, era un rifiuto. Oggi l’espressione bona fermança equivale a “buona fiera”.
Dal 1546, le Fiere di Llucmajor si celebrano tra il 29 settembre e il 18 ottobre, anche se il loro carattere agricolo e pastorale è evoluto verso contenuti industriali, artigianali, commerciali e ricreativi.
L’inizio delle fiere coincide con la festa del patrono della città, San Michele, con cerimonie religiose e civili, balli e danze tradizionali e la partecipazione degli elementi più caratteristici della cultura popolare.
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1ª Fiera: San Michele, 29 settembre.
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Si celebrano tante fiere quanti sono le domeniche prima del 18 ottobre (San Luca).
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Il lunedì dopo l’ultima fiera si celebra sempre il Firó, giorno festivo a Llucmajor.
Il programma corrispondente è pubblicato sul sito del Comune di Llucmajor: www.llucmajor.org